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Il segmento testuale Placido Pozzi è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 4Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 590

Brano: [...]alta vai Gerola e, fuori provincia, nell’alta vai Varrone. Qui operava il gruppo più dinamico di quel periodo, chiamato Banda *Spartaco" (dal nome del comandante Spartaco Cavallini) o anche Distaccamento "Carlo Marx", la prima formazione della zona che applicò gli schemi garibaldini nella lotta partigiana. Nello stesso periodo, in media e alta valle, le prime esigue formazioni furono guidate da Antonio Sala della Cuna (Scipione) di Grosotto e da Placido Pozzi [Alonzo) di Bormio. Nella primavera del 1944, queste confluiranno rispettivamente nella Brigata “Mortirolo” e nella Brigata (<Stelvio}). Fin dall’inizio e per vie diverse, i due comandanti Scipione e Alonzo erano entrati in contatto con la V.A.I. [Volontari Armati Italiani), un’organizzazione partigiana “apolitica” e di impronta mi

590



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 591

Brano: [...]osotto si trovavano vari gruppetti, gravitanti sul Mortirolo (v.). Questi gruppi, coordinati dal capitano Attilio Masenza [Annibaie), erano rispettivamente al comando dei fratelli Giovanni e Luigi Gagetti [Enea e Tiberio), di Franco Casoani fEttore), Stefano Bessecthini [Brambilla), Eqidio Tuana (Achille) , Giuseppe Varenna [Oscar) e Antonio Sala della Cuna. Inoltre a Sondalo operava il gruppo di Franco Zappa [Foglia); nel Bormiese'

quello di Placido Pozzi e di Cesare Marelli [Tom); a Trivigno, vicino al Passo dell’Aprica, la formazione autonoma “Gufi” guidata da Carlo Fumagalli.

In Valchiavenna si erano costituiti piccoli gruppi inizialmente apolitici, guidati poi da Pietro Porchera [Tiberio), nonché un gruppo chiamato “Valle del Mera”, d’impronta giellista e più tardi controllato dal socialista Febo Zanon, in collegamento con l'avvocato Plinio Corti del Partito d’Azione.

I garibaldini all'attacco

La prima offensiva partigiana nella zona fu condotta, fra il 16 e il 24.5.

1944, dal gruppo di Spartaco Cavallini, che occupò un’ampio t[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 592

Brano: [...]ra di centralizzare i numerosi gruppetti sorti spontaneamente nella zona, per indirizzarli alla più efficace tutela degli impianti idroelettrici, avviando nel contempo un processo di politicizzazione di tipo “giellista”, che per altro non raggiunse grandi risultati.

Quanto a Marelli, dopo avere assunto in agosto il comando di tutte le formazioni del Bormiese, della Valfurva, di Valdisotto e Valdidentro (con Angelo Ponti commissario politico e Placido Pozzi vicecomandante), in dicembre raggiunse con I suoi uomini Livigno, occupando il Passo del Foscagno, d’accordo con la A.E.M. milanese che mise a disposizione dei reparti i propri magazzini di Cancano. Oltre ad assicurare la difesa degli impianti idroelettrici, la I Divisione Alpina mirò a impedire al nemico di schierarsi sulla linea fortificata TeglioSan GiacomoTresenda e di transitare lungo la valle verso il Brennero. Di qui il programma di sabotaggio delle strade che portavano all’Aprica e al

lo Stelvio.

Con il concentrarsi in provincia di Sondrio dei fascisti fuggiti dall'Italia centra[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 293

Brano: [...]iellista. Caduto l’Alessi in un’imboscata di oscura origine nelle prime ore del 26 aprile, naturalmente gli subentrò Giuseppe Motta. Al momento della Liberazione il Comando della Divisione aveva assunto un carattere ancora più marcatamente “valtellinese”: ne erano commissari Piero Fojanini e Mario Buzzi, mentre Angelo Ponti ricopriva il ruolo di commissario del Raggruppamento Brigate “Stelvio” (1a Brigata: comandante Cesare Marelli e commissario Placido Pozzi: 2a Brigata: comandante Franco Zappa e commissario Gino Cipollotti).

Rapporti politici

Il collegamento tra partigiani e popolazione locale fu costante. Per i rifornimenti alimentari il contributo più consistente era costituito dai prodotti caseari che i partigiani requisivano rilasciando ricevute, nelle quali i quantitativi venivano gonfiati per scaricare i contadini dagli obblighi deH’ammasso. Le baite d’alta montagna servivano da rifugio e spesso il nemico le dava alle fiamme per rappresaglia; in cambio, i partigiani si mobilitavano per impedire il sequestro del prezioso patrimonio bo[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Placido Pozzi, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Tito Speri <---giellista <---Alpina G <---Alpina G L <---Amedeo Bracchi <---C.L.N. <---C.L.N.A.I. <---Franco Zappa <---G.L. <---I Divisione Alpina <---Luigi Gagetti <---Spartaco Cavallini <---Villa di Tirano <---Virgilio Bonomi <---antifascismo <---antifascisti <---nazifascisti <---socialista <---A.E.M. <---Abbondio Maccani di Cataeggio <---Alberto Romeri <---Alfonso Vinci <---Alleati in Normandia <---Antonio Pedrazzoli <---Attilio Ponti <---Buglio in Monte <---Carlo Baruffi <---Carlo Marx <---Carlo Scacchi di Chiavenna <---Cirillo Spinetta di Sirta <---Comitato di Sondrio <---Cucchi di Spriana <---D.C. <---Diego Carbonera <---Dionisio Gambaruto <---Enrico Pirola <---Eqidio Tuana <---Ettore Muti <---Ezio Parolo <---G.N.R. <---Giovanni Reboa <---Giuseppe Vaninetti <---Grosio-Grosotto <---I Divisione Alpina Valtellina <---La difesa <---La prima <---M.C.R. <---Manzocchi di Morbegno <---Mario Buzzi <---P.C.I. <---P.L.I. <---P.S.I. <---Partito comunista <---Passo del Foscagno <---Plinio Corti del Partito <---Raggruppamento Divisioni Garibaldi <---S.A.P. <---Seguì nel Lecchese <---Sondalo a Fraele <---Sondrio a Colico <---Stefano Bessecthi <---Teglio-San <---Teresio Gola <---V.A.I. <---antifascista <---antifasciste <---collaborazionisti <---comunista <---dell'Adda <---fascismo <---fascista <---fasciste <---fascisti <---nazifascista <---racchettista <---squadristi



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